Oggi vi voglio parlare della mia professione e di chi la svolge, chi sono, come si chiamano veramente e cosa fanno coloro che lavorano con gli alberi e sugli alberi. Oggi il nome treeclimber è diventano un accezione con un significato ben preciso persino ai fini normativi. Il nome treeclimber di per se non spiega molto bene quale lavoro si svolge sull’albero, infatti quando mi chiedono che lavoro fai ed io rispondo il treeclimber, vedo varie reazioni diverse, o confuse o divertite, nel migliore dei casi, gli amanti dello stile di vita “naturale” rimangono da subito affascinati ma difficilmente, il termine comunica perché salgo sugli alberi.
Per il suddetto motivo ho smesso di dire che faccio il treeclimber, piuttosto dico che faccio le potature e gli abbattimenti degli alberi, in treeclimbing, sottolineando che il salire sugli alberi con corde ed altri attrezzi complementari è il mezzo con il quale devo svolgere un lavoro, che sovente prevede il taglio di rami con lo scopo di garantire un equilibrio ed un bilanciamento nella chioma di un albero. In realtà mi piacerebbe trovare un termine che riassumesse tutto meglio e allora ecco che ho cominciato a dire che faccio l’arboricoltore. La parola arboricoltore però è veramente un bel contenitore grande è già, infatti in questo termine ci stanno dentro i vivaisti, i valutatori di stabilità i frutticoltori e molti altri. Allora come voglio chiamare quelli che come me, che prevalentemente si arrampicano, eseguono potature e fanno del segaccio e della motosega i loro fedeli compagni di avventura lassù tra branche e rami appesi ad un corda? Viaggiando per il mondo, ho sentito a più riprese il termine anglosassone arborist, questo termine è a mio avviso la migliore accezione, anche nella sua traduzione italiana, arborista, che è un termine al quale ancora non siamo abituati. Mi piace pensare al mio ruolo come ad uno delle tante figure che dovrebbero costituire l’arboricoltura, ovvero più professionalità ci sono in questo settore e meglio possiamo garantire una appropriata cura e gestione ai giganti verdi. In sintesi sono necessari bravi vivaisti affinché allevino piante di buona qualità, bravi dottori forestali ed agronomi che in seguito a studi specialistici, sappiano valutarne la stabilità e individuare i sintomi di malattie indicandone le cure ed infine servono operatori, qualificati che sappiano interagire con le suddette figure, intervenendo sugli alberi senza fare danno ma apportando interventi cesori appropriati. Detto questo si evince che ognuna delle figure professionali sopracitate ha bisogno dell’altra per una gestione olistica e completa del patrimonio arboreo.
Si può essere arboristi sia salendo sugli alberi con le corde sia utilizzando le piattaforme elevatrici, meccaniche. Nel prossimo articolo vi parlerò specificamente degli arboristi, di quanti tipi ne esistono e perché lo fanno.
Bellissima disamina !
Azzeccatissima! A me piace definirmi giardiniere arboricolo